Prefazione di Paolo Baiocchi
ll modello della Gestalt Therapy generato da Frederick Salomon Perls appartiene alla psicologia umanista. Cosa la contraddistingue dalla psicoanalisi e dalla psicologia transpersonale? La focalizzazione sugli aspetti positivi dell’inconscio o meglio dell’intera struttura mentale umana. La psicologia umanista crede che nelle profondità della mente si nasconda un tesoro di inaspettata potenza, fatto di intuito, potenzialità creative, sensibilità e risorse di ogni genere. Questa ricchezza è generalmente inaccessibile o solo parzialmente utilizzabile. Persone di grande spicco in ogni campo affermano di non aver avuto particolari doti naturali ma di aver compiuto un grande lavoro di apprendimento e auto-conoscenza che li ha portati a esplorare e incontrare questa forza nascosta. Come nei tesori delle favole, per poter impadronirsene è necessario superare una serie di prove che hanno a che fare non soltanto con il coraggio, la forza e l’abilità ma anche con l’amore e l’etica. (……..)
Il Gestalt counsellor deve diventare esperto non della teoria della relazione ma della capacità di essere autentico nell’incontrare un altro essere umano e per abilitarsi in questo senso deve vivere in prima persona tutto ciò che poi utilizzerà professionalmente su altri: deve ripulire la propria comunicazione dalla naturale tendenza alla dominanza e alla reattività per sviluppare un atteggiamento nutritivo e compassionevole, deve scoprire la forma che l’arroganza naturale della mente assume per giungere all’umiltà di chi si sente eterno apprendista, deve infine conoscere e dominare le comuni angosce e paure per sviluppare il coraggio di inoltrarsi nei luoghi inesplorati della mente e deve infine e soprattutto agire tanto nella propria vita, sconfiggendo la tendenza ad adagiarsi in abitudini di conforto.