Corso annuale di Arteterapia a Bologna per essere consapevoli dei propri dialoghi interni tramite lo strumento artistico.
Scrivere è quel processo creativo che dà forma ai pensieri, li organizza, li palesa nero su bianco. Se sono scritti, esistono, ne prendo atto e mi ci confronto.
La scrittura non ha attinenza solo con la mente, con la nostra parte razionale. La parola scritta è strettamente collegata anche alle nostre emozioni, ricercare le parole ci mette in contatto con le nostre esperienze emotive. Scrivendo le vediamo, le svisceriamo, ne diventiamo consapevoli e mettiamo in atto un processo terapeutico di rielaborazione e auto-cura.
Con la scrittura parliamo di noi, facciamo emergere la nostra biografia, entriamo nella nostra parte più profonda per liberare le parole non dette, lasciarle fluire per riappropriarcene o lasciarle andare per sempre.
Scrivere è un atto creativo che attiva l’immaginazione. Far vivere nelle nostre pagine personaggi diversi da noi, lontani dal nostro modo di pensare, di agire e di sentire allarga la visione e ci da la possibilità di trovare nuove modalità di stare nella vita. Inventare storie lontane da noi, desiderabili o detestabili, o paurose, accende le attitudini immaginative verso quel flusso emotivo che chiede di essere espresso.
Possiamo inventare favole popolate da mostri, quei mostri che tanto ci limitano nella quotidianità, o di principi e principesse che, dopo varie peripezie, si meritano il loro lieto fine, tutto dipende da ciò che stiamo vivendo e di cui abbiamo bisogno.
È incredibile quanto la scrittura possa mandarci ovunque con l’immaginazione: immergerci dentro di noi e al tempo stesso stimolarci per portare a galla i nostri insights, aprirci agli altri per scrutare nuovi orizzonti e rompere con i soliti schemi mentali. Tutto diventa possibile se ce lo permettiamo.
La scrittura è un atto intimo, silenzioso, che richiede un tempo e un ritmo lento e al tempo stesso è uno strumento di condivisione molto potente. Ciò che scriviamo, se condiviso, ci fa sentire in sintonia con l’altro che ci legge, ci ascolta, ci accoglie; il suo sentire trova analogie con parti della nostra storia, rievocando in lui emozioni analoghe. Un sentimento di condivisione e appartenenza che ci sostiene e ci fa sentire meno soli.
Scrivere è anche vanità, è provare gusto nel sapere che altri leggono le tue parole, che si ritrovano in esse o che stimolano in loro nuovi pensieri o suscitano emozioni. Scrivere è trovare noi stessi e immaginare che possiamo volare là dove desideriamo.