Arteterapia Trasformativa
Senigallia

Serena Canonico

Si tratta di un percorso di crescita personale nato dopo la mia formazione in Gestalt Counselling e Arteterapia, esperienza che è stata fondamentale nella mia vita di ogni giorno perché mi ha concesso di trovare di nuovo un contatto con la mia parte emotiva e creativa, con quella autentica e con tutti i lati più profondi di me che prima non riuscivo nemmeno a vedere: parlo dei miei reali bisogni, dei miei desideri e dei sogni a cui non ero abituata a dare ascolto.

Lavorando con la Gestalt ho imparato a prendere tutto ciò che mi accade come un’opportunità per crescere, per attivare una trasformazione nel mio modo di vivere e di stare in relazione; il gruppo poi diventa un importante riferimento, sia per la memoria di quello che si è detto, ma soprattutto per la possibilità di rispecchiarsi nei vissuti degli altri, anche se poi comunque il lavoro è sempre personale.

Non è facile imparare ad agire una modalità diversa nelle relazioni. Un movimento nuovo, anche se buono, non viene mai spontaneo, quello che viene spontaneo è ciò che si è vissuto da tutta la vita. Il counselling come l’arteterapia sono strumenti che posso utilizzare alla ricerca di un gesto autentico e di un cambiamento, ma il cambiamento non avviene quando lo programmo dicendo “basta adesso farò così o cosà” anzi, in quel preciso momento dentro di me si attivano delle forze uguali e contrarie, le famose resistenze, che mi bloccano e mi inducono a restare attaccata ai vecchi comportamenti abituali che, anche se non mi soddisfano, sono rassicuranti. Il cambiamento è un qualcosa che accade quando entro più profondamente in quello che sono, ne divento consapevole e responsabile.

La Gestalt è un percorso che porta a vivere l’intimità con se stessi e con gli altri e richiede di assumersi la responsabilità del proprio muoversi nel mondo: il potere personale non si può ottenere senza la responsabilità, essendo due facce della stessa medaglia.

Responsabilità e creatività si attivano quando non sfuggo i momenti angosciosi del vuoto, anzi mi permetto di allontanarmi dal mondo per poi tornare. In questo spazio chiamato “vuoto fertile” resto in ascolto dei miei desideri in attesa che affiori qualcosa. E in quella solitudine senza punti di riferimento i rumori si spengono e io mi metto in ascolto e mi chiedo “cosa sento? cosa voglio? e infine, cosa decido?” mettendo in circolo ascolto, creatività e responsabilità.

Nel processo di trasformazione bisogna accettare di lasciare andare alcuni atteggiamenti imperanti come il controllo e il giudizio; bisogna accettare di perdere un po’ di compostezza e di rigidità. Quando si è capaci di perdere un po’ allora si vince! Si diventa più flessibili, più equilibrati, più forti e soddisfatti.

Sto parlando della forza della fragilità, come ci dimostra l’esperienza dell’arteterapia: partire da una difficoltà relazionale e poi esprimerla, lasciarsi andare, sperimentarsi in qualcosa di nuovo, ci apre la mente e il cuore; la nostra immaginazione inizia a creare nuovi scenari possibili e si fa strada un sentimento di realizzazione. L’immaginazione è uno strumento potente perché solo se una situazione possiamo immaginarla riusciamo a realizzarla.

Il Gestalt Counselling e l’Arteterapia sono il luogo delle infinite possibilità: ci si sperimenta ogni volta con mezzi artistici ed espressivi differenti, saggiando varie esperienze per vedere dove rimaniamo più colpiti, cosa contattiamo di interessante, cosa più ci appaga, per poi integrare le nuove ispirazioni alla quotidianità, alle nostre relazioni d’amicizia, professionali e sociali e a quelle più intime di coppia e familiari.

Avremo un luogo in cui potremo esprimerci scordandoci delle aspettative altrui, senza timore di essere giudicati, per focalizzarci sulle indicazioni che emergono da dentro; ci affideremo alla nostra bussola interna chiamata “autoregolazione o saggezza organismica”.

I laboratori creativi non richiedono abilità specifiche, ma solo la disponibilità a sperimentarsi e mettersi in gioco. Ad ogni incontro approfondiremo un tema specifico sia in maniera teorica che immergendoci con tutto il nostro sentire e le nostre emozioni. Utilizzeremo i canali artistici della pittura, della scrittura, della danza, del teatro, della scultura per comunicare con noi stessi e gli altri.

Grazie ai laboratori scenderemo ad esplorare il nostro mondo creativo ed emotivo per scoprire che non esistono emozioni positive o negative, ma che sono tutte importanti e indispensabili per poter sentire appieno ogni esperienza e diventare sempre più consapevoli di noi stessi. La gioia, il dolore, la rabbia e la paura che ci abitano e muovono il nostro corpo hanno tutte bisogno di essere ascoltate, riconosciute e accolte per non restare bloccate dentro di noi dando vita alle nevrosi che ci incastrano in movimenti automatici e non soddisfacenti.

Il lavoro sul corpo che sente, comprende e accoglie le emozioni è fondamentale perché le emozioni non comprese si cristallizzano e non avendo più una direzione, diventano faticose da sopportare, come la rabbia ad esempio: infatti è molto più facile dire che tutti ce l’hanno con me, sentire la rabbia degli altri, senza accorgermi che invece sono io ad essere arrabbiata.

Spesso per non sentire la rabbia o la paura si sorride e si dice che va tutto bene. Invece è importante scendere nell’emozione e domandarsi da dove arriva, cosa non stiamo accettando, cosa vogliamo cambiare. Il dolore, ad esempio, è l’emozione che trasforma, che libera, e se viene accolto si scioglie nel cuore e lascia finalmente spazio ad altro: quando arrivo in fondo al dolore, lì trovo la mia forza e posso decidere dove incanalarla e cosa farne.

A questo punto qualcosa si accende, una nuova dinamica, una forza vitale che è stata a lungo rinnegata o proiettata su altri, comincia a fluire verso il mio centro e io ricomincio ad essere me stessa. Ritrovare il gesto autentico è la cura. Quando mi faccio guidare dal mio carattere e dalle mie nevrosi, il mio corpo si stanca prima e può capitare anche che inizi ad ammalarsi. Quando mi faccio guidare dall’autenticità, dalla libertà e dal coraggio posso vivere come se non avessi più nulla da perdere, ma tutto da guadagnare. Vi ringrazio per l’ascolto e vi aspetto per sperimentare insieme!